Tutti
conoscono la zucca intagliata che rappresenta l’icona fondamentale della festa
di Halloween. Pochi, però, sanno a cosa si riferisce esattamente. Per trovare
una spiegazione, bisogna risalire a una vecchia leggenda della tradizione
irlandese, quella che parla di quell’anima prava di nome Jack.
Costui, una vecchia canaglia ubriacona e taccagna, che lavorava come fabbro, si
trovava a deambulare faticosamente verso casa nella notte di
"Ognissanti" (All Hallows Eve), pieno di birra scura fin sopra gli
occhi. Evidentemente, il suo fegato aveva deciso di mollare, e un attacco di
cirrosi epatica sarebbe stata la sua condanna, quella notte stessa.
La fortuna volle che il diavolo, forse sbagliando i tempi, decidesse di
reclamare la sua anima prima che il senno dell’irlandese svanisse del tutto.
Jack, vista la mal parata, decise di giocarsi il tutto per tutto. Impietosì il
Diavolo, convincendolo a esaudire un ultimo desiderio. Il diavolo accettò.
Jack chiese, come ultimo desiderio, di farsi un’ulteriore bevuta.
Purtroppo", disse al Signore dal piede Fesso, "non mi ritrovo nel portafoglio neppure un penny. Pertanto, signor Diavolo, potrebbe trasformarsi in una moneta da sei penny, onde consentirmi quest’ultima bevuta?".
Il
diavolo, che evidentemente quel giorno era di buzzo buono, decise di agevolare
l’ubriacone, ma, trasformatosi in una moneta da sei penny, si trovo
ingabbiato, dal furbo Jack, nel suo portamonete, in compagnia… d’un
crocefisso d’argento. Immaginatevi la stizza e la rabbia del diavolo.
Non potendo ritrasformarsi per l’effetto deleterio su di lui del simbolo
cristiano, il diavolo accettò la proposta di Jack: posporre di un anno la presa
della sua anima.
Il Diavolo, scornato, se ne tornò da dov’era venuto, e Jack decise che in
quell’anno avrebbe fatto di tutto per migliorare il proprio comportamento. Ma,
ahimè, di buoni propositi è lastricata la strada dell’inferno, e il fabbro
ricominciò con la vita dissoluta: l’anno successivo, la notte di Ognissanti,
pertanto, si ritrovò alle prese con il diavolo che invece di prendersi
l’anima di Jack e scaraventarla nella Geenna, acconsentì a esaudire, prima,
un suo nuovo desiderio.
"Senta,
signor Diavolo, non potrebbe aiutarmi a prendere quella mela lassù,
all’estremità di quel ramo? Le sarei grato per tutta la vita…",
gli disse il reprobo. Il Diavolo, non vedendoci possibilità d’imbroglio, annuì,
e si mise sulle spalle di Jack, al fine di afferrare il pomo.
Mentre
afferrava il frutto, Jack, sotto di lui, incise velocemente sul tronco
dell’albero una croce, così che il Diavolo non riuscì a scendere, rimanendo
appeso al ramo come un allocco. Nel tentativo di impietosire Jack, il diavolo
gli promise di lasciarlo in pace per dieci anni.
Jack
rilanciò. "Se la faccio scendere, signor diavolo, lei mi deve
promettere che non pretenderà mai più la mia anima". Non potendo fare
altrimenti, il diavolo accettò. Il caso però volle che Jack,
un anno dopo questo fatto morì.
Avendo speso la sua vita tra gozzoviglie e sbronze in Paradiso sicuramente non
lo avrebbero nemmeno fatto sostare sullo zerbino quindi Jack si presentò alle
porte dell’Inferno. Il diavolo, a cui bruciavano ancore le umiliazioni
inflitte dall’ubriacone, gli sbarrò la strada. "Una promessa è una
promessa", disse fiammeggiando, "pertanto, caro il mio Jack,
vattene da qui: io non ti voglio."
Jack si guardò indietro, e vide solo buio, sulla via che avrebbe dovuto
ricondurlo a casa.
"Non
mi può aiutare a trovare la strada, signor diavolo?"
Il
principe delle Tenebre prese un tizzone infuocato dalla fornace eterna e glielo
lanciò. Jack, che aveva con se una grossa rapa , la intagliò e ci mise dentro
il pezzo di carbone incandescente, per illuminarsi la strada.
E la zucca,
direte voi?
La zucca deriva dal fatto che gli immigrati
irlandesi, fuggiti dalle loro terre per la carestia della metà del
diciannovesimo secolo, una volta arrivati in territorio americano, non trovarono
rape grosse abbastanza da poter essere intagliate. Trovarono però una notevole
quantità di zucche, che sembrarono un degno sostituto della rapa. Venne
utilizzata perché si pensava che potesse tenere lontane dalle case, nella notte
di Ognissanti, gli spiriti dei defunti che, al pari di Jack, tentavano di
ritornare alla propria casa. Pertanto, se la notte tra il 31 ottobre e il 1
Novembre vi venisse voglia di un bel risotto di zucca, non buttate via la scorza
del vegetale, ma intagliatela e metteteci una candela… farete un figurone.
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